Colline ondulate, piccoli paesi tranquilli, oliveti, resti di antiche civiltà si uniscono al meraviglioso panorama della baia di Kìssamos.
La visita all’acropoli di Polirìnia, sulla cima della collina, vi porta nell’entroterra della cittadina di Kastèlli-Kìssamos, all’estremo ovest dell’isola. Nella stessa giornata, potete anche visitare la vicina Falàssarna.
Il nome di questo paese - che molto probabilmente deriva dal greco antico e significa “molte navi” - viene scritto in vari modi: Polyrrhenia, Polyrrhinia, Polirinia, o Polyrrinia. Nei testi di archeologia o di storia antica scritti in italiano, solitamente si trova come Polyrrenia.
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In paese, troverete diversi segnali di color giallo, che indicano i luoghi interessanti da visitare. Nella parte bassa del villaggio, si possono ammirare i resti di un acquedotto di epoca romana.
Più in alto, ci sono un edificio veneziano con enormi archi ed una cappella scavata nella roccia, veramente graziosa; vale la pena visitarla (appena fuori, inoltre, c’è un cortile alberato davvero “refrigerante”!).
Continuando a salire, uscirete dal paese e, dopo altri cinque minuti di cammino, arriverete in cima, vicino alla chiesa dei 99 Santi Padri (è chiusa) e al cimitero del villaggio.
Se preferite non salire a piedi la collina, potete sempre tornare alla vostra auto e seguire l’indicazione di color giallo per “Ancient Polyrrhenia Acropolis”, all’entrata del paese. È una salita ripida dopo una piccola taverna (chiamata “Acropolis”), che offre una terrazza da cui la vista della costa e delle colline ondulate è a dir poco meravigliosa. L’”Acropolis” offre buon cibo semplice ed è un posto ideale al tramonto. Parcheggiate poco dopo la taverna.
Proprio accanto ad essa, potete vedere alcune cisterne antiche (l’acquedotto che riforniva la città non poteva portare l’acqua fino a questa altezza) e la pavimentazione in pietra di alcune aie, sparse lungo il crinale della collina.
Da questo stesso punto d’osservazione, inoltre, potete ammirare la collina con la sua fortificazione (i resti più significativi si trovano lungo il fianco nord).
Potete risalire la collina seguendo un sentiero che comincia poco oltre la chiesa dei Santi Padri.
Questo sentiero si inerpica su per la collina: prima serpeggia lungo la parte sud e incontra alcune mura di fortificazione; poi, si snoda lungo la parte est e passa poco oltre una piccola cappella e altre cisterne romane (ponete attenzione: sono proprio lungo il sentiero e potreste caderci dentro!), per arrivare, infine, sulla cima, all’acropoli.
La vista è straordinaria. Per arrivare in cima, ci vogliono circa 15 minuti e, a parte la vista, è anche un posto meraviglioso per i fiori primaverili. È una delle mete da non lasciarsi scappare, nella parte occidentale di Creta.
Polirìnia fu una città-stato che prosperò dal periodo arcaico (6° secolo a.C.), a quello romano. In età classica, fu la città più importante della parte occidentale di Creta, dopo Kydonia (l’odierna Chanià). Inoltre era considerata il nemico tradizionale di Knossòs, Kydonia e del vicino porto di Phalasarna.
Il sito fu rioccupato nel tardo 10° secolo e venne usato dai Veneziani - durante tutto l’arco della loro dominazione - come roccaforte. La maggior parte delle fortificazioni ancora visibili oggi, datano al secondo periodo bizantino e a quello veneziano, anche se sono state costruite su più antiche, di epoca ellenistica e romana.
Se desiderate fare anche un’altra passeggiata, potete attraversare la gola di Sirikàri, partendo da Polirìnia. Avete due alternative:
Superate la zona recintata, passate un trasformatore di corrente e, dopo 200 m, attraversate un antico ponte: siete arrivati all’inizio del sentiero - ben segnato - che attraversa la gola. Potete seguirlo fino a dove desiderate; ma, tenendo conto che dovete anche tornare indietro, vi consiglio di camminare per un’ora, al massimo un’ora e mezzo e, poi, fare marcia indietro. Ciò, comunque, vi permetterà di vedere il tratto inferiore della gola, che è poi quello più spettacolare. Se desiderate arrivare fino in fondo, ci vogliono circa due ore, per arrivare alla strada vicino alla chiesa di Àghios Konstantìnos, non molto lontana dal villaggio di Sirikàri.
Poco dopo l’inizio della strada che porta giù nella valle, c’è anche un’altra indicazione per il cimitero dell’antica Polirìnia, sulla vostra destra. Ci si può arrivare in macchina, ma la strada è sterrata, stretta e in forte pendenza; quindi, è più facile andarci a piedi (e lasciare l’auto sulla strada principale, al bivio, dove la strada si allarga e parcheggiarci, perciò, non è un problema).
Il cimitero si trova a circa 300 m dal bivio. In realtà, non si può dire che sia ben segnalato; ma se guardate bene tra gli olivi, riuscirete a distinguere un’indicazione che ne spunta fuori. Nel cimitero sono visibili solo alcune tombe scavate nella roccia, ma non molto di più; quindi, valutate voi, se vale lo sforzo.
Dalla strada nazionale (National Road), procedete verso la cittadina di Kastèlli (o Kìssamos: si tratta dello stesso luogo, ma ha due nomi... va a sapere il perché!), circa 40 Km ad ovest di Chanià.
Nel centro della cittadina, lungo la strada principale, vedrete, alla vostra destra, una stazione di servizio EKO. Circa 20 m dopo questa stazione di servizio, ma sulla vostra sinistra, troverete l’indicazione “Polyrrinia 7 Km”. Quindi, girate a questo bivio e procedete su per la collina, lasciandovi alle spalle la questura. Circa 50 m dopo la questura, la strada si dirama; non c’è segnaletica; ma ricordatevi di girare a sinistra (se girate a destra vi troverete in un’area residenziale di recente costruzione); continuate per 7 Km e, passati i paesi di Kàto Paleòkastro, Karfianà e Grigorianà, raggiungerete Polirìnia.
La ripida collina con l’acropoli e alcune resti delle mura di fortificazione sul fianco nord del rilievo, sono già visibili dalla strada (ma, se state guidando, state attenti alla strada, perché è stretta!). Sulla sinistra (ad est, cioè) della collina dell’acropoli, c’è un’altra collina, con delle interessanti “corna”, che ricordano il simbolo minoico. Che sia una coincidenza? Poco dopo aver superato l’indicazione di color giallo per “Ancient Polyrrhenia Acropolis” (che vi indirizza verso una stradina che gira improvvisamente a sinistra), termina la strata principale: qui potete parcheggiare e poi andare a piedi in paese.
Tornate a Kìssamos seguendo lo stesso percorso.